La manutenzione del gruppo elettrogeno

La manutenzione del gruppo elettrogeno

Sarà banale affermarlo, ma svolgere una regolare manutenzione ordinaria e preventiva al tuo gruppo elettrogeno è di fondamentale importanza. Specialmente se la sua funzione è quella di sopperire alla mancanza della rete elettrica in caso di emergenza.

Alcuni pensano che la manutenzione ordinaria dei gruppi elettrogeni in emergenza sia inutile perché “…tanto sono sempre fermi e l’olio è ancora nuovo”. E’ proprio questo l’errore che molti commettono. Stiamo sempre parlando di un motore diesel fermo, pronto a partire in caso di emergenza. Ragioniamoci un attimo insieme: provate ad immaginare di aver acquistato la migliore automobile sul mercato e di averla pagata anche a caro prezzo. Lasciatela due o tre anni ferma in garage e poi, un bel giorno, provate ad accenderla. Siete sicuri che si avvii al primo giro di chiave senza alcun problema? Io no, anzi, sono quasi certo che qualche problemino te lo darà, anche se si tratta dell’automobile più affidabile in assoluto. Il motore, per come è composto, ha bisogno di lavorare e di essere manutenuto nel modo corretto. Altrimenti vi lascia “a piedi”.

L’esperienza ci insegna che questa spiacevole situazione, provocata dall’ insufficiente manutenzione, è molto frequente. Il costo delle manutenzioni ovviamente non è da trascurare, ma molto spesso il danno provocato da un mancato avviamento può essere economicamente ineguagliabile. Basta immaginare i centri di elaborazione dati (CED) o ancor peggio, una sala operatoria, dove a pagare il prezzo della mancata manutenzione potrebbe esserci una vita umana…

 

Quale tipo di manutenzione bisogna eseguire?

Fare la manutenzione di un gruppo elettrogeno significa manutenere tutti i suoi componenti: motore, alternatore, quadro elettrico. Ogni costruttore di gruppi elettrogeni rilascia il manuale d’uso e manutenzione dove vengono riportate le operazioni di controllo / manutenzione da eseguire in spazi temporali consigliati e ben definiti. Una copia del manuale dovrà essere sempre posizionata nei pressi della macchina, insieme agli schemi elettrici.

E’ comunque molto importante che il manutentore dell’impianto abbia la sensibilità di eseguire anche la manutenzione preventiva, ovvero sostituire per tempo qualche componente extra che probabilmente andrà a guastarsi in futuro.

 

Ogni quanto tempo bisogna eseguire la manutenzione?

La frequenza degli interventi è un parametro essenziale ai fini della corretta funzionalità del gruppo elettrogeno. Tanto più è elevata la frequenza degli interventi di manutenzione, tanto maggiore sarà l’affidabilità del gruppo elettrogeno. Quanto è più grande il danno prodotto dal mancato avviamento del gruppo elettrogeno, tanto maggiore è l’affidabilità richiesta al gruppo. E’ compito dell’ufficio tecnico definire il programma di manutenzione annuale in base alla criticità del sito ed eventuali regolamentazioni di legge.

Ogni intervento di manutenzione deve essere registrato in un apposito report dove, oltre al lavoro svolto ed ai materiali utilizzati, vanno indicate le ore di funzionamento del gruppo, la data dell’intervento e gli estremi del tecnico che lo ha eseguito.

 

Prove funzionali

Le prove di funzionamento a vuoto ed a carico, insieme agli interventi manutentivi, servono sostanzialmente per aumentare l’affidabilità del gruppo elettrogeno.

E’ buona cosa provare a vuoto il funzionamento del motore almeno una volta ogni due settimane, giusto per mantenere lubrificate le parti in movimento all’interno del motore. E’ consigliabile farlo girare per alcuni minuti; i motori diesel non amano molto girare a vuoto per lunghi periodi.

La prova a carico è invece il vero e proprio test che ci consente di appurare al 100% il corretto funzionamento del gruppo elettrogeno. Solitamente si simula, quando possibile, una mancanza rete proprio per constatare che i processi di avviamento e presa del carico avvengano in modo regolare. Con questa prova inoltre si ha la possibilità di verificare:

  • Il corretto funzionamento delle bobine di comando dell’interruttore di gruppo;
  • Il corretto funzionamento della logica di commutazione rete/GE;
  • Gli spunti richiesti dal carico;
  • Il funzionamento del sistema di raffreddamento del motore;
  • L’eventuale verifica del funzionamento del sistema di travaso del carburante dal serbatoio di deposito a quello di servizio;
  • L’eventuale verifica della corretta ripartizione del carico per i gruppi elettrogeni in parallelo.

 

Kit di ricambi d’emergenza

Per i siti più critici è molto consigliato tenere un kit di ricambi d’emergenza pronti all’uso in caso di guasto. Oltre all’olio ed ai filtri motore, altre parti di ricambio consigliate sono le seguenti:

  • Centralina di comando GE;
  • Relè e materiale elettrico vario;
  • Regolatore di tensione alternatore (AVR);
  • Kit diodi rotanti;
  • Antigelo per eventuale rabbocco;
  • Additivi per antigelo, olio e gasolio;
  • Kit batterie d’avviamento;
  • Kit cinghie motore e ventola;
  • Kit pompa ed iniettori di ricambio;
  • Motorino d’avviamento.